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La Storia del Club

La Storia del Club

Il Circolo Tennis Scandicci nasce ufficialmente nel settembre del 1964 da un'idea dell'allora Segretario Comunale dr. Luciano Aloigi, fortemente intenzionato a realizzare nel territorio scandiccese dei campi da tennis.

Era il 1962 quando il Ragioniere Comunale Martelli Tamiro si ricorda che le forze alleate durante il periodo bellico avevano costruito due campi da tennis nell’area bonificata lungo il corso della Greve che, a cominciare dal campo di calcio della mitica “Robur” (inaugurato nel 1929 e successivamente intitolato al martire della resistenza Valerio Bartolozzi), aveva visto le più disparate discipline sportive, comprese le corse ippiche ed il tiro al piattello.

Grazie alla volontà dei Soci Fondatori, capitanati appunto dal dr. Aloigi, furono realizzati i primi due campi da tennis nella posizione degli attuali campi n°1 e n°2.

Gli spogliatoi e le docce trovarono collocazione in due stanze dell'abitazione del custode (il famoso "Ghiggia") dell'adiacente campo di calcio "Bartolozzi".

Era un periodo storico nel quale il gioco del tennis era ancora considerato uno sport di élite, ma col tempo cominciò ad interessare un numero di giocatori sempre maggiore che provenivano oltre che da Scandicci anche da Firenze, soprattutto dalla zona di Legnaia – Monticelli e dal Galluzzo.

Il terreno e le strutture sono di proprietà del Comune che si occupa anche della gestione e della manutenzione degli edifici e dei campi sportivi; l'ambiente era fruibile da Marzo a Settembre, con i custodi che sono operai comunali e grazie a volontari “scandiccesi” che si occupavano dell'organizzazione e gestione dei campi. I frequentatori sono “abbonati” non “soci”.

Nel 1967 viene costruito un nuovo campo, il n°3.

Dal 1968 inizia un costante incremento di giocatori che raggiungerà nel tempo anche il magnifico numero di 800.

Fu un periodo di grande aggregazione con numerosa partecipazione serale di tanti, anche con le rispettive famiglie. Moltissimi gli eventi da ricordare tra cui un torneo (fra il serio ed il faceto, ma con divertimento assicurato) in cui gareggiavano, a coppia, un tennista ed un bocciofilo. Il torneo consisteva in partite di tennis, di bocce e di golf. Quest’ultimo disputato nel campo di calcio "Bartolozzi" nel quale erano state organizzate per l'occasione n°3 buche.

C'erano poi i Tornei della Fiera, ovvero gare di tennis a squadre disputate nel periodo della Fiera di Scandicci (inizio ottobre) fra il nostro Circolo ed alcuni importanti circoli di Firenze (Flog Poggetto, Assi, Ferrovieri, Club Sportivo ed anche il C.T. Firenze).

La prima svolta si ha nei primi anni del '70 quando viene realizzata la prima vera struttura muraria, che permette, sempre sotto l’ala del dr. Aloigi, di avere dei locali a disposizione dei frequentatori e che si formi un gruppo di “addetti ai lavori” che gestisca le attività il Circolo e ne incrementi le iniziative. Proprio in quegli anni si assiste ad un vero proprio boom del tennis che passerà dall'essere sport d'élite a sport di massa.

Sempre in quegli anni si verifica il fatto più significativo nella storia del Circolo: organizzata dal Dr. Aloigi, un’affollatissima assemblea , che si tiene nella sala del Consiglio Comunale alla presenza di vari consiglieri e assessori, chiede ed ottiene che, in un rapporto di stretta collaborazione sancito da un’apposita Convenzione, il Circolo Tennis Scandicci acquisisca una sua propria “Autonomia gestionale“: non più “abbonati” ma "soci" a tutti gli effetti che eleggeranno , nell’ambito di un proprio Statuto, il Consiglio Direttivo. È l'inizio di una storia tutt'ora in corso.

Dal lato agonistico all’inizio la "punta di diamante" del Circolo fu proprio il dr. LUCIANO ALOIGI (si proprio il Presidente) affiancato poi da Varo Ceccherelli e Novarro Catarzi e successivamente da altri, allora giovani, ma nati tennisticamente nel Circolo.

La presenza di alcuni “personaggi”, diventati storici nella vita del Circolo, favoriva la sempre maggiore partecipazione agli eventi sportivi, ed anche a quelli meno sportivi. Infatti una grossa peculiarità di quei tempi era che al Circolo si andava soprattutto per il piacere di stare insieme.

Come non ricordare il grande Benvenuto Rabino (che come sport proveniva dal tamburello) che riusciva ad alzare le palline ad altezze incredibili per poi farle ricadere in campo. E gli “spinacini” domenicali di Silvano Dani, allora assessore allo sport del Comune di Scandicci, che giocava la domenica mattina per avere poi il pretesto di fare un pranzo ancora più abbondante! E Vincenzo Travaglini, simpaticissimo e molto tenace, ma giocatore di scarso livello, che si iscriveva a tutti i tornei per non classificati nell’ambito fiorentino senza mai riuscire a superare il primo turno (sembra ci sia riuscito una sola volta!).

Il grande boom di iscrizioni degli anni ’70 e ’80 portarono alla necessità di limitare il numero dei soci per mancanza di campi disponibili al gioco. In questo periodo succedeva spesso che qualche socio si mettesse “in fila” in ore mattutine (anche prima delle ore 5) per poter fissare i campi quando alle ore 7 il custode iniziava a prendere le prenotazioni.

A seguito di ciò, alla fine degli anni '70 tra il dr. Aloigi, Silvano Dani (responsabile allo sport del Comune), Tamiro Martelli, fu trovato un accordo con il "Bartolozzi" per la cessione di circa 10m di terreno sul quale poter realizzare ulteriori due campi da tennis, sempre in terra rossa, il n°4 ed il n°5.

Il C.T. Scandicci contribuirà in maniera sostanziosa alla realizzazione della struttura, all’epoca avveniristica, dell'adiacente Bocciofila.

Caratteristica imprescindibile del Circolo è quella “sociale” testimoniata dalle attività collaterali: calcio, calcetto, bici, corse podistiche, ginnastica per adulti, scacchi, fotografia, e ,perché no, cene.

Alla fine degli anni '80 fu provveduto alla realizzazione di due campi in erba “al di là della strada” e ciò ha permesso lo svolgimento di corsi di tennis di durata annuale con un’alta partecipazione di bambini di età compresa fra i sei e i dodici anni. Di recente, nei primi anni di questo secolo, nell'area compresa tra la "strada" ed il Cimitero è stato costruito un complesso residenziale nel quale sono confluiti n°3 campi in erba sintetica di cui uno polivalente, ed una palazzina dotata di palestra e spogliatoi facente parte integrante della struttura del Circolo. Questo nuovo impulso ha consentito di organizzare Centri Estivi nel periodo che va da metà giugno a fine luglio di ciascun anno che vedono ogni anno la presenza di numerosi bambini residenti nel territorio di Scandicci.

Dal punto di vista agonistico, suggello fantastico ai primi 25 anni del Circolo è la conquista nel 1989 del Titolo Italiano di serie “C”: sotto la guida del Maestro Fraschini Achille, capitanati dal Maestro Fabbri Stefano e con l’apporto del preparatore atletico Giuliano Giovannini un gruppo variegato ma affiatatissimo di “prodotti locali” come Alessandro Ceccherelli, Graziano Ceccherelli, Damiano Fabbrucci e Marco Rossi, integrati da Marco Galli e Mario Brogi giunti da circoli esterni, raggiunge, tra lo stupore e la meraviglia di tutti, un traguardo impensabile.

In anni successivi è stato possibile allestire, grazie all’aiuto finanziario di “sponsor” ed anche di forti giocatori esterni, squadre del Circolo di altissimo livello: la serie A femminile (anno 2008), la serie A2 maschile (anni 2012/2013), la serie B maschile (anno 2011), inoltre il circolo ha conquistato vari titoli regionali a livello di serie D maschile. 

Negli ultimi anni il Circolo sta ben figurando nelle competizioni Nazionali e Regionali del circuito veterani raggiungendo alcuni risultati di prestigio tra i quali sono degni di particolare menzione: nel 2011 la promozione in serie A2 (disputata poi negli anni 2012/2013) della squadra di serie B maschile e nel 2016 il raggiungimento del girone finale nel campionato Italiano a squadre categoria “Over 45 maschile”.

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